domenica 10 ottobre 2010

ELIMINARE LO ZUCCHERO BIANCO RAFFINATO
DALLA PROPRIA ALIMENTAZIONE


Bloomberg, a New York stop a bibite gassate e zuccherine con i buoni dello Stato

Articolo tratto dal "fatto quotidiano" di Angela Vitaliano - 10/10/2010

L'iniziativa nasce dalla volontà di limitare obesità e altre patologie legate all'alimentazione. Ma la proposta ha creato un vespaio di polemiche

Il sindaco di New York, Michael Bloomberg, è di nuovo in mezzo alle polemiche. Dopo l’appoggio alla Moschea e al divieto di fumo nelle piazze e nei parchi della città, è di nuovo bersaglio di pesanti commenti per la sua richiesta di vietare l’acquisto di bevande gassate e ad alto contenuto di zuccheri con i “food stamps”.

I food stamps sono dei buoni pasto che consentono l’acquisto di una serie di prodotti alimentari ai single e alle famiglie a basso reddito. Nella sola New York, sono 1 milione e 700 mila i cittadini che usufruiscono del “Supplemental Nutrition Assistance Program”. Una cifra in crescita, come nel resto del paese, dove la percentuale è aumentata del 18% dallo scorso anno. La richiesta di Bloomberg non esprime certo la volontà di dichiarare guerra alla Coca Cola, che negli USA costa spesso meno dell’acqua, ma nasce dal tentativo di limitare i problemi connessi all’obesità, molto diffusa fra i bambini. Anche il governatore David Paterson ha sostenuto la richiesta del sindaco, sottolineando che “l’acquisto di soft drink può portare ad una sorta di epidemia pubblica”. I numeri sembrano dare ragione al sindaco. Ad esempio nelle scuole pubbliche, la percentuale di bambini in sovrappeso è di oltre il 40%.

Ciò nonostante la proposta di Bloomberg ha suscitato un gran vespaio di polemiche che hanno addirittura fatto tirare in ballo (come sempre) il Primo Emendamento sulla della libertà individuale. Tanto che Joel Berg, direttore della New York City Coalition against Hunger, ha detto che la possibilità di una decisione del genere sarebbe contro la legge. Assolutamente contrari i rappresentanti delle industrie di bevande alcoliche. Secondo loro né il sindaco né il governatore hanno l’autorità per proibire o favorire questo o quel prodotto. Soprattutto perché la decisione andrebbe a colpire la popolazione più povera.

Al contrario l’obiettivo di Bloomberg è di spingere i più poveri a fare un consumo più ampio di frutta, verdura e prodotti meno dannosi per la salute. La verità è che i cittadini più abbienti, pur bevendo qualche bevanda gassata, seguono essenzialmente una buona dieta. Usano prodotti biologici e fanno sport riducendo cosi’ i rischi di sviluppare gravi patologie. Se a ciò si aggiunge che gli indigenti hanno anche difficoltà di accesso alle cure mediche, si comprende come la proposta di Bloomberg non sia cosi insopportabile come può sembrare.

mercoledì 6 ottobre 2010

Lo zucchero raffinato

Lo zucchero, come i carboidrati raffinati, è un alimento completamente morto privo di calorie e nutrienti e privo di acqua, cos’è privo di acqua in natura? Le pietre e le roccie…

Ogni sostanza, naturale o innaturale è composta per la maggior parte di acqua e lo zucchero raffinato, per questo motivo assorbe e sottrae acqua al nostro organismo per essere lavorato, metabolizzato, neutralizzato quindi è una sostanza altamente irritante ed acida.

Possiamo ricordardarci come, bevendo una bevanda fortemente zuccherata come ad esempio la coca-cola (in un bicchiere ci sono 9 cucchiaini di zucchero…) , la sete aumenta così anche quando si mangia un dolce.

Lo zucchero raffinato non lo si trova in natura, si tratta di barbabietole decomposte e fatte fermentare e nella raffinazione vengono usati additivi chimici quali il latte di calce, l’anidride solforosa per coagulare e il blu oltremare per sbiancarlo.

Il suo forte potere acidificante può dare fastidio sia allo stomaco che all’intestino (distrugge la flora batterica intestinale e nutre i lieviti) e indebolisce capelli (iniziano a diventare bianchi, cadono, e perdono lucentezza), unghie (si spezzano, diventano bianche, fragili) e denti (carie).

Sempre per la sua acidità, lo zucchero, crea infiammazione delle articolazioni con conseguenti dolori articolari (osteoporosi), dolore alla schiena e alle ossa.

Cosa succede nel sangue quando mangiamo zucchero?

Lo zucchero impiega pochissimo tempo ad arrivare nel sangue e questo crea uno shock e di conseguenza il corpo fa scattare un campanello d’allarme che subito manda un messaggio al cervello che manda un segnale al pancreas affinché esso possa secernere un ormone, chiamato insulina per abbassare il tasso glicemico del sangue.

Purtroppo lo fa molto rapidamente, quindi ci troviamo ad avere un momento in cui abbiamo tanto zucchero nel sangue, e questo comunque ci dà energia, al momento in cui il sangue viene completamente privato di zucchero per via dell’insulina, quindi si ha un calo energetico che spinge il corpo a mandare un altro messaggio al cervello affinché il pancreas tiri fuori un altro ormone, chiamato Glaucone, che deve rialzare il livello di zucchero ad un livello normale.

Questo meccanismo lo facciamo fare molte volte durante la giornata e spesso abbiamo già un dolce in bocca prima che il pancreas cominci a lavorare con il Glaucone e questo perché fisicamente e psichicamente sentiamo il calo.

Questo super lavoro del pancreas crea un indebolimento dello stesso che piano piano si inceppa e non riesce più a secernere l’insulina che siamo costretti a prendere chimicamente diventando diabetici.

Lo stress a cui sottoponiamo il corpo con questi continui sbalzi di zucchero si riflettono sulla mente, essendo il corpo e la mente molto collegati, perciò abbiamo anche sbalzi di umore con momenti di estrema euforia a momenti di depressione e questo passaggio continuo più volte al giorno disturba la nostra capacità di controllare il nostro cervello, le nostre emozioni e la nostra capacità di relazionarci con gli altri.

Quali sono le alternative allo zucchero raffinato?

Prima di pensare alle alternative è indispensabile una disintossicazione dallo zucchero perché le nostre papille gustative non sono più naturali quindi sentono dolce solo quando introduciamo un alimento molto zuccherino.

Lo Zucchero integrale di canna, anche se contiene più nutrienti di quello raffinato, porta alle stesse conseguenze . Si può usare di rado, ma solo quello completo ed integrale (molto umido, compatto, colore marrone scuro) .

Il Fruttosio è naturalmente contenuto nella frutta e va consumato solo con essa, cioè legato a minerali, enzimi, vitamine e fibre, ha un impatto glicemico basso ma non bisogna abusarne perché alza moltissimo i trigliceridi nel sangue.

Il Miele d’api non va mai usato per preparare i dolci da forno o nelle bevande calde, sottoporlo a calore diventa tossico, è un’ottima fonte di nutrienti ma è il cibo a più alto contenuto calorico tra i glucidi.

Il Succo d’agave è un estratto della pianta tropicale raffinato in modo da esularne gli zuccheri in essa contenuti, in realtà è quasi solo puro fruttosio ottenuto con ripetute raffinazioni.

I dolcificanti sintetici sono assolutamente da evitare! (xilitolo, mannitolo, sorbitolo).

I sostituti naturali dello zucchero raffinato sono la categoria di dolcificanti più genuina con un effetto glicemico leggermente più modulato rispetto ad altri.

A essa appartengono i malti d’orzo, grano, riso mais e miglio, di cui il primo è il migliore.

Il Malto di cereali è un’essenza del chicco e si produce tramite una germinazione enzimatica del cereale, è il più nutriente tra le alternative perché mantiene le sostanze nutritive come le vitamine ed i sali minerali, ha un buon sapore, dolcifica bene, la consistenza è simile al miele e si può usare per fare ricette dolci di ogni tipo.

L’Amasake è un altro dolcificante prodotto dalla germinazione enzimatica del cereale ed è molto buono e versatile per confezionare dessert gustosi

I dolcificanti naturali sono deliziosi se usati con moderazione, come per tutte le cose buone, non abusiamone mai sennò potremmo incorrere in alcuni tra gli stessi problemi che danno i dolcificanti raffinati.