venerdì 19 marzo 2010



IL PANE

Nato come prodotto semplice e naturale, a base di farina, acqua e lievito, il pane è stato ridotto dall'uomo moderno ad un cibo sofisticato e addizionato di prodotti chimici che lo rendono cattivo e scarsamente nutriente.
La farina impiegata attualmente per la panificazione è raffinata e adulterata, resa cioè un alimento morto e chimico.
Il grano è coltivato con diserbanti e concimi chimici e con il processo di raffinazione perde parte del contenuto di glutine(proteina del grano), dei minerali di vitamine e fibre vegetali.

Il pane integrale non biologico è ottenuto con farina raffinata additivata con tritello e crusca trattati con pesticidi.
Alla lievitazione naturale si è sostituita quella a base di lieviti chimici come acido solforico, cloruro d'ammonio, solfati, fosfati di calcio (cosiddette polveri migliorative), che consentono la lievitazione !forzata" delle farine raffinate, che stentano a lievitare.
Anche il lievito di birra che una volta si otteneva naturalmente( era il residuo della lavorazione della birra, depositato sul fondo dei tini), oggi si ottiene attraverso un processo di coltura e germinazione di cellule di lievito selezionato, in laboratori chimici e con la giunta di ammoniaca e altri componenti dannosi per l'organismo.
Purtroppo questi tipi lieviti non svolgono l'azione ossigenante e predigerente dell'amido attuata dai lieviti naturali.
Occorre ricordare che la pasta madre (o levame o pasta acida), ricca di saccaromiceti, fermenti acidificanti e altri batteri, neutralizza la fitina, una fibra contenuta nelle farine integrali, ritenuta responsabile della cattiva assimilazione dei minerali, trasformando l'acido fitico ed i suoi sali (fitati). Infatti durante il processo di lievitazione, si attiva la fitasi (enzima del grano)che trasforma in fosfati acidi solubili il magnesio, il calcio, e il ferro contenuti nella farina integrale, rendendoli assimilabili

Tale processo non avviene nella preparazione di pane integrale lievitato chimicamente e l'acido fitico, in questo caso, forma un composto insolubile con il calcio e il ferro e il magnesio, causando rachitismo, anemia, depressione...


La pasta madre, oltre a produrre la fitasi, arricchisce notevolmente il pane per l'azione di fermenti e di enzimi, produce una migliore lievitazione ed una conservazione duratura. Inoltre più la farina è integrale e biologica, più il lievito naturale è ricco di vitalità.


Preparazione della pasta acida

In una ciotola porre 2-3 etti di farina biologica, lavorarla con poca acqua tiepida fino ad ottenere una pastella fluida e appiccicosa. Coprire con un telo di cotone e lasciar fermentare, in luogo caldo, per circa 3 giorni.
Trascorso tale periodo aggiungere qualche cucchiaiata di farina e di acqua tiepida lavorando con la forchetta per incorporare aria, fino ad ottenere la consistenza iniziale. Coprire e lasciar fermentare 1-2 giorni.
Ripetere l'operazione (cioè aggiunger poca acqua e farina e lavorare l'impasto per qualche minuto) una volta al giorno, per circa 2 settimane. A questo punto la pasta acida sarà pronta per essere impiegata per la preparazione del pane.

Per la panificazione successiva è possibile conservare la pasta acida in due modi diversi:
Nel primo caso si prelevano circa 200 gr di pasta cruda, dall'impasto del pane. Questa pasta si pone in una ciotola coperta con un canovaccio di cotone e si lascia in un luogo caldo fino alla preparazione del pane successivo. Il giorno prima della preparazione del pane, occorrerà sciogliere il panetto fermentato con acqua tiepida, aggiungendo un poco di farina e lavorando fino ad ottenere la consistenza di una pastella fluida. Questa dovrà fermentare per circa 12 ore, fin quando non verrà impiegata come lievito per il pane.

Nel secondo caso l pasta acida non viene usata completamente nell'impasto del pane, ma una piccola parte viene lasciata nella ciotola coperta. Questa verrà lavorata con la forchetta, con poca acqua tiepida e poca farina, una volta al giorno fino alla successiva preparazione del pane.

Pane con la pasta acida

INGREDIENTI:

1 kg di farina a piacere, integrale o semi-integrale biologica, 200 gr di pasta acida, acqua tiepida minerale naturale q.b., un cucchiaino di sale marino fine integrale.


In un contenitore porre la farina a fontana, al centro versare la pasta acida e diluirla con un po' di acqua tiepida. Impastare e aggiungere il sale precedente sciolto in acqua tiepida. Lavorare l'impasto, aggiungendo poca acqua tiepida a filo, fino a renderlo morbido, omogeneo e che si stacchi dalle mani. Trasferire l'impasto sulla spianatoia infarinata e lavorarlo per circa 20 minuti cercando di incorporare quanta più aria possibile. Porre l'impasto nel contenitore, inciderlo, coprirlo e lasciarlo lievitare per circa 2/3 ore, in un luogo caldo e lontano da correnti d'aria. Quando il suo volume sarà raddoppiato, suddividere l'impasto in più pani, lavorandoli per circa 5 minuti e dandogli la forma desiderata. Incidere i pani, porli nelle forme o sulla teglia unta e infarinata, coprirli e lasciarli lievitare ancora per circa 20 minuti. Portare il forno a una temperatura di circa 200 gradi, infornare il pane e cuocere per circa 10 minuti. Portare la temperatura del forno a 180 gradi e cuocere ancora per 20 minuti. La durata della cottura sarà relativa alla misura del pane. E' fondamentale non aprire il forno nei primi 20 minuti di cottura.
A cottura ultimata il pane sarà raddoppiato e presenterà una crosta dorata. Estrarlo dal forno, dalle forme che lo contengono e coprirlo con un canovaccio di cotone in modo che il vapore che si sprigiona dal pane caldo ammorbidisca la crosta. Consumare il pane il giorno seguente e conservarlo in un sacchetto di carta, in un luogo fresco e arieggiato. I pane preparato con la pasta acida si conserva una settimana e d'inverno anche 10 giorni, restando sempre morbido e gustoso.

BUON APPETITO!!!






domenica 7 marzo 2010


La crema Budwig

Gli ingredienti

Basta dare un rapido sguardo agli ingredienti per capire l'eccezionale valore alimentare della crema Budwig, che ha fatto la fama di questa colazione kousminiana

  • Semi oleosi: danno acidi grassi polinsaturi
  • Banana o 1 cucchiaino di miele: danno zuccheri rapidi e lenti e potassio e fibre solubili
  • un frutto di stagione: carboidrati ad indice glicemico ottimale e vitamine e fibre
  • Mezzo limone, succo o intero: acido citrico e vitamine. Se consumato con la buccia vi è maggior ricchezza di bioflavonoidi
  • Cereali crudi finemente macinati: zuccheri lenti e auxine (fattori di accrescimento cellulare) e fibre non solubili
  • yogurt o tofu o rosso d’uovo o ricotta magra: Proteine di qualità

Come si fa

La ricetta che diamo è leggermente modificata rispetto a quella della dott. Kousmine, per adeguarla ai più recenti studi e renderla più sbrigativa.

Il metodo più sbrigativo prevede un mixer adatto anche a macinare semi duri (non tutti lo fanno adeguatamente): in questo caso lo stesso mixer servirà anche per tutti gli altri ingredienti. Altrimenti la macinatura sarà fatta in un comune macinino da caffè e la farina risultante verrà versata in un frullatore o in un mixer per proseguire con gli altri ingredienti.


1- Macinatura del cereale e dei semi di lino

  • Un cucchiaio e mezzo di semi di lino (è indifferente che siano scuri o dorati). Meglio i semi che l’olio perché:
    • oltre all'acido grasso polinsaturo alfalinolenico Omega 3, che copre il fabbisogno quotidiano
    • ci sono ottime proteine, che andrebbero perse con il semplice olio
    • Fibre importanti
    • Lignani (potenti agenti antitumorali)
    • In negativo: è vero che i semi di lino contengono tracce di derivati dell'acido cianidrico, ma si tratta di quantità troppo piccole per dare fastidio. Comunque conviene interroperne l'assunzione per un mese ogni 6, tornando per quel periodo all'olio di lino.
  • e un cucchiaio di cereale bio integrale: avena, grano saraceno, orzo, riso... Non usate frumento, farro e quinoa. Possono creare intolleranze.

macinati al momento. Al posto dei semi di lino si può usare l'olio di lino (due cucchiaini) se si ha la garanzia che non è ossidato (accade frequentemente).

Infine altri semi oleosi (nocciole, mandorle, noci, ecc.)

2- Il limone

Si aggiunge mezzo limone. Due possibilità:

  • Il succo, come suggerisce la Kousmine
  • o il frutto a pezzi: con il vantaggio di avere anche vit. Ae il gusto piacevole della scorza. Purché sia biologico

3- La frutta fresca

  • 100 gr di banana
  • 100 gr di frutta di stagione
4- Le proteine

Non devono mai mancare proteine nella Budwig:

Yogurt magro bio: tre cucchiai (o un vasetto 125 gr
o tofu (70-80 gr)
o ricotta magra(70 gr)
0 rosso d'uovo fresco biologico(non troppo frequentemente)

ben amalgamate nella crema. Indubbiamente la Budwig più buona è quella con lo yogurt, che però dà ad un certo numero di consumatori qualche problema di intolleranza. Il tofu in genere non dà intolleranza: in questo caso va aggiunta un po' d'acqua per diluire la crema. Ricotta e rosso d'uovo devono essere considerati eccezioni saltuarie.

Ultimi consigli

Non tutti gli accostamenti sono piacevoli: sperimentate gli abbinamenti più gradevoli di frutta e proteine

La Budwig può essere anche salata, per esempio:

  • Lino, avena, pomodoro (100 gr), una gamba di sedano, yogurt, uno scalogno, un pizzico di sale
  • Lino, riso, una grossa carota, una manciatina di prezzemolo, ricotta magra, mezza mela, pochissimo sale

Per chi non è abituato ad una colazione abbondante:

  • ci può essere un senso fastidioso di sazietà
  • e scarso appetito a mezzogiorno

Consiglio: dimezzare le dosi rispettando la proporzione degli ingredienti.

Aumentare gradualmente le quantità fino ad arrivare in un mese alle dosi normali (due porzioni)

Per finire

Ma la crema Budwig è indispensabile?

No perché:

  • I componenti possono essere presi separatamente nella giornata
  • Può essere monotono assumerla ogni mattino

Sì perché

  • È importante fare ogni mattina una colazione completa ed equilibrata
  • Rischiamo altrimenti di non assumere tutti i componenti
  • Può essere variata in modo piacevole alternando diversi ingredienti

È vero quindi che si può evitare la crema Budwig a colazione, ma si rischia veramente di non assumere regolarmente alimenti essenziali, in un mix facilmente assimilabile. Poi perché mai sostituirla con altro? È buona, dopo le prime volte la si prepara velocemente, dà un apporto di efficaci nutrienti, equibrati tra di loro...