sabato 6 novembre 2010


CEREALI INTEGRALI

I cereali integrali fanno parte di una delle principali categorie di nutrienti che forniscono energia al nostro corpo e sono uno degli elementi portanti di un’alimentazione equilibrata. Di essi una parte consistente deve essere consumata sotto forma di chicchi, intorno ai 2/3. La parte restante può essere consumata sotto forma semintegrale mentre la quota di cereali raffinati dovrà essere quella più ridotta di tutte.

I cereali integrali danno un giusto senso di sazietà dovuto alla loro completezza nutrizionale. Questo consente di non eccedere con il cibo e di conservare il peso forma. Una corretta e prolungata masticazione permette di assimilare al meglio i nutrienti e dà l’opportunità all’organismo di registrare gli apporti calorici, impedendo di eccedere con le quantità di cibo da ingerire. Quanto più si utilizza il cereale cucinato in modo semplice, tanto più se ne godono le proprietà salutari. Quanto più lo si trasforma e lo si combina con grassi e zuccheri, come nel caso dei dolci e dei prodotti da forno, tanto più se ne peggiorano le qualità fondamentali. I cereali integrali devono essere la fonte primaria di carboidrati o zuccheri complessi.

I CEREALI YIN - YANG

I cereali più Yang sono il grano saraceno ed il miglio. Il primo riscalda il corpo, il secondo lo asciuga. I cereali più equilibrati sono il riso integrale, l’orzo, l’avena, l’amaranto e vari cereali della famiglia del frumento come il farro, il kamut e il grano. Più Yin dei precedenti sono la pasta e il cuscus, la quinoa e il mais.

NUTRIENTI DEI CEREALI INTEGRALI

CARBOIDRATI

Carboidrati sotto forma di amido, uno zucchero complesso che fornisce energia in modo lento e regolare.

PROTEINE

Sono contenute per lo più nello strato più esterno del chicco. I cereali ne contengono in media il 12%, percentuale che basta a coprire più della metà dei bisogni proteici giornalieri. L’abbinamento delle proteine contenute nei cereali con quello delle proteine vegetali assicura un apporto proteico completo .

VITAMINE

I cereali, insieme ai legumi, sono la categoria di alimenti più ricchi di vitamine del gruppo B, in particolare della vitamina B1. Inoltre essi contengono le vitamine B2, PP, B6 e piccole quantità di vitamina E, che controlla i valori del colesterolo nel sangue. Le vitamine sono racchiuse nel germe. I cereali integrali germogliati contengono anche la vitamina A e C.

MINERALI

I cereali integrali forniscono tutta la gamma dei minerali necessari all’organismo, in particolare sono ricchi di fosforo e magnesio. Il tasso di sali minerali contenuto nei cereali integrali va dall’1 al 4%, e comprende numerosi oligoelementi.

FIBRE

Le fibre, essenzialmente composte da cellulosa, racchiudono sali minerali, enzimi, vitamine ed elementi proteici, contenuti nei cereali integrali. Esse svolgono un’importante funzione di prevenzione per disturbi come: appendicite, diverticolite del colon, stitichezza, emorroidi, obesità, colesterolo e trigliceridi alti, ipertensione, diabete… Le fibre sono un fattore di prevenzione delle malattie degenerative grazie alla stimolazione del transito intestinale e all’assorbimento di eventuali composti cancerogeni presenti nell’intestino. Inoltre la cellulosa è un veicolo ideale per il trasporto delle sostanze nutritive attraverso l’apparato digerente.

martedì 2 novembre 2010

CLASSIFICAZIONE ALIMENTI YIN - YANG

Alimenti dall’estremo Yin verso l’equilibrio:

Prodotti chimici

Droghe

Medicinali

Alcool

Gelato

Zucchero

Spezie

Frutta tropicale

Caffè-Tè nero

Cioccolata

Latte e Latticini leggeri

Solanacee (pomodori-melanzane- peperoni-patate)

Prodotti raffinati (farine-pasta-cereali raffinati)

Alimenti equilibrati:

Olio crudo

Frutta locale di stagione

Tofu

Verdure a foglia

Verdure tonde

Radici

Tempeh

Alghe

Legumi

Seitan

Farine

Fiocchi

Cereali integrali in chicchi:

Mais-Avena-Orzo-Segale-Grano-Farro-Riso-Miglio-Grano Saraceno

Alimenti dall’equilibrio all’estremo yang:

Farine cotte in forno

Frutti di mare e molluschi

Pesce a carne bianca

Pesce a carne rossa

Pollo e carne bianca

Formaggi salati e stagionati

Zuppa di miso

Carne rossa

Uova

Salumi e cibi affumicati

Sale

domenica 10 ottobre 2010

ELIMINARE LO ZUCCHERO BIANCO RAFFINATO
DALLA PROPRIA ALIMENTAZIONE


Bloomberg, a New York stop a bibite gassate e zuccherine con i buoni dello Stato

Articolo tratto dal "fatto quotidiano" di Angela Vitaliano - 10/10/2010

L'iniziativa nasce dalla volontà di limitare obesità e altre patologie legate all'alimentazione. Ma la proposta ha creato un vespaio di polemiche

Il sindaco di New York, Michael Bloomberg, è di nuovo in mezzo alle polemiche. Dopo l’appoggio alla Moschea e al divieto di fumo nelle piazze e nei parchi della città, è di nuovo bersaglio di pesanti commenti per la sua richiesta di vietare l’acquisto di bevande gassate e ad alto contenuto di zuccheri con i “food stamps”.

I food stamps sono dei buoni pasto che consentono l’acquisto di una serie di prodotti alimentari ai single e alle famiglie a basso reddito. Nella sola New York, sono 1 milione e 700 mila i cittadini che usufruiscono del “Supplemental Nutrition Assistance Program”. Una cifra in crescita, come nel resto del paese, dove la percentuale è aumentata del 18% dallo scorso anno. La richiesta di Bloomberg non esprime certo la volontà di dichiarare guerra alla Coca Cola, che negli USA costa spesso meno dell’acqua, ma nasce dal tentativo di limitare i problemi connessi all’obesità, molto diffusa fra i bambini. Anche il governatore David Paterson ha sostenuto la richiesta del sindaco, sottolineando che “l’acquisto di soft drink può portare ad una sorta di epidemia pubblica”. I numeri sembrano dare ragione al sindaco. Ad esempio nelle scuole pubbliche, la percentuale di bambini in sovrappeso è di oltre il 40%.

Ciò nonostante la proposta di Bloomberg ha suscitato un gran vespaio di polemiche che hanno addirittura fatto tirare in ballo (come sempre) il Primo Emendamento sulla della libertà individuale. Tanto che Joel Berg, direttore della New York City Coalition against Hunger, ha detto che la possibilità di una decisione del genere sarebbe contro la legge. Assolutamente contrari i rappresentanti delle industrie di bevande alcoliche. Secondo loro né il sindaco né il governatore hanno l’autorità per proibire o favorire questo o quel prodotto. Soprattutto perché la decisione andrebbe a colpire la popolazione più povera.

Al contrario l’obiettivo di Bloomberg è di spingere i più poveri a fare un consumo più ampio di frutta, verdura e prodotti meno dannosi per la salute. La verità è che i cittadini più abbienti, pur bevendo qualche bevanda gassata, seguono essenzialmente una buona dieta. Usano prodotti biologici e fanno sport riducendo cosi’ i rischi di sviluppare gravi patologie. Se a ciò si aggiunge che gli indigenti hanno anche difficoltà di accesso alle cure mediche, si comprende come la proposta di Bloomberg non sia cosi insopportabile come può sembrare.

mercoledì 6 ottobre 2010

Lo zucchero raffinato

Lo zucchero, come i carboidrati raffinati, è un alimento completamente morto privo di calorie e nutrienti e privo di acqua, cos’è privo di acqua in natura? Le pietre e le roccie…

Ogni sostanza, naturale o innaturale è composta per la maggior parte di acqua e lo zucchero raffinato, per questo motivo assorbe e sottrae acqua al nostro organismo per essere lavorato, metabolizzato, neutralizzato quindi è una sostanza altamente irritante ed acida.

Possiamo ricordardarci come, bevendo una bevanda fortemente zuccherata come ad esempio la coca-cola (in un bicchiere ci sono 9 cucchiaini di zucchero…) , la sete aumenta così anche quando si mangia un dolce.

Lo zucchero raffinato non lo si trova in natura, si tratta di barbabietole decomposte e fatte fermentare e nella raffinazione vengono usati additivi chimici quali il latte di calce, l’anidride solforosa per coagulare e il blu oltremare per sbiancarlo.

Il suo forte potere acidificante può dare fastidio sia allo stomaco che all’intestino (distrugge la flora batterica intestinale e nutre i lieviti) e indebolisce capelli (iniziano a diventare bianchi, cadono, e perdono lucentezza), unghie (si spezzano, diventano bianche, fragili) e denti (carie).

Sempre per la sua acidità, lo zucchero, crea infiammazione delle articolazioni con conseguenti dolori articolari (osteoporosi), dolore alla schiena e alle ossa.

Cosa succede nel sangue quando mangiamo zucchero?

Lo zucchero impiega pochissimo tempo ad arrivare nel sangue e questo crea uno shock e di conseguenza il corpo fa scattare un campanello d’allarme che subito manda un messaggio al cervello che manda un segnale al pancreas affinché esso possa secernere un ormone, chiamato insulina per abbassare il tasso glicemico del sangue.

Purtroppo lo fa molto rapidamente, quindi ci troviamo ad avere un momento in cui abbiamo tanto zucchero nel sangue, e questo comunque ci dà energia, al momento in cui il sangue viene completamente privato di zucchero per via dell’insulina, quindi si ha un calo energetico che spinge il corpo a mandare un altro messaggio al cervello affinché il pancreas tiri fuori un altro ormone, chiamato Glaucone, che deve rialzare il livello di zucchero ad un livello normale.

Questo meccanismo lo facciamo fare molte volte durante la giornata e spesso abbiamo già un dolce in bocca prima che il pancreas cominci a lavorare con il Glaucone e questo perché fisicamente e psichicamente sentiamo il calo.

Questo super lavoro del pancreas crea un indebolimento dello stesso che piano piano si inceppa e non riesce più a secernere l’insulina che siamo costretti a prendere chimicamente diventando diabetici.

Lo stress a cui sottoponiamo il corpo con questi continui sbalzi di zucchero si riflettono sulla mente, essendo il corpo e la mente molto collegati, perciò abbiamo anche sbalzi di umore con momenti di estrema euforia a momenti di depressione e questo passaggio continuo più volte al giorno disturba la nostra capacità di controllare il nostro cervello, le nostre emozioni e la nostra capacità di relazionarci con gli altri.

Quali sono le alternative allo zucchero raffinato?

Prima di pensare alle alternative è indispensabile una disintossicazione dallo zucchero perché le nostre papille gustative non sono più naturali quindi sentono dolce solo quando introduciamo un alimento molto zuccherino.

Lo Zucchero integrale di canna, anche se contiene più nutrienti di quello raffinato, porta alle stesse conseguenze . Si può usare di rado, ma solo quello completo ed integrale (molto umido, compatto, colore marrone scuro) .

Il Fruttosio è naturalmente contenuto nella frutta e va consumato solo con essa, cioè legato a minerali, enzimi, vitamine e fibre, ha un impatto glicemico basso ma non bisogna abusarne perché alza moltissimo i trigliceridi nel sangue.

Il Miele d’api non va mai usato per preparare i dolci da forno o nelle bevande calde, sottoporlo a calore diventa tossico, è un’ottima fonte di nutrienti ma è il cibo a più alto contenuto calorico tra i glucidi.

Il Succo d’agave è un estratto della pianta tropicale raffinato in modo da esularne gli zuccheri in essa contenuti, in realtà è quasi solo puro fruttosio ottenuto con ripetute raffinazioni.

I dolcificanti sintetici sono assolutamente da evitare! (xilitolo, mannitolo, sorbitolo).

I sostituti naturali dello zucchero raffinato sono la categoria di dolcificanti più genuina con un effetto glicemico leggermente più modulato rispetto ad altri.

A essa appartengono i malti d’orzo, grano, riso mais e miglio, di cui il primo è il migliore.

Il Malto di cereali è un’essenza del chicco e si produce tramite una germinazione enzimatica del cereale, è il più nutriente tra le alternative perché mantiene le sostanze nutritive come le vitamine ed i sali minerali, ha un buon sapore, dolcifica bene, la consistenza è simile al miele e si può usare per fare ricette dolci di ogni tipo.

L’Amasake è un altro dolcificante prodotto dalla germinazione enzimatica del cereale ed è molto buono e versatile per confezionare dessert gustosi

I dolcificanti naturali sono deliziosi se usati con moderazione, come per tutte le cose buone, non abusiamone mai sennò potremmo incorrere in alcuni tra gli stessi problemi che danno i dolcificanti raffinati.

mercoledì 25 agosto 2010


La mia esperienza al "Kushi Institute of Europe"- Agosto 2010

Sono stati giorni Intensi (+yang) ma anche rilassanti (+yin) di studio (+yin) e pratica (+yang) … insomma non riesco più a non abbinare il principio di polarità alle cose che mi circondano, è questo il vero divertimento della filosofia Macrobiotica (Makros= grande e Bios= vita) che intende rapportare il cibo al ciclo della natura che è in continuo movimento così come è raffigurato nel Tao.

Io ho seguito il primo livello della “Art of Life School” e per quindici giorni ho avuto lezioni che partivano alle 7 della mattina con esercizi di Do-In (disciplina legata alla stimolazione dei meridiani del corpo), poi alle 8 cominciava la colazione con sempre una zuppa di miso (per scaldare e attivare -+yang) poi cereali (riso avena orzo..) sotto forma di porridge, cotti a pressione ecc. con verdura cotta leggermente a vapore (di solito con tipi di cavolo) poi chi voleva poteva servirsi con vari tipi di latte (kamut, avena, riso, soia) con cereali soffiati e pane ( a lievitazione naturale e di vari cereali) con marmellate senza zuccheri aggiunti e vari semi e frutta secca tutto rigorosamente bio.

Durante il giorno ho avuto la possibilità di assistere ad almeno 4 lezioni di un’ora e mezza ciascuna con vari insegnanti (Alex Jack, Phillip Jannetta, Adelbert e Wieke Nelissen, Patricio Garcia ecc.) fino alle 21e30.

Gli argomenti erano molto vari, L’Ordine dell’Universo, Diagnosi del corpo e della faccia, Shiatsu (massaggi e studio dei meridiani del corpo), Cooking class (con pianificazione dei menu, tipi di cotture, tipi di taglio delle verdure ecc.),la Macrobiotica come cura delle malattie. (chi è curioso lo invito ad andare a vedere il sito del Kushi istitute con tutto il programma e tutto il menù).

A pranzo non davano la zuppa ma un piatto unico più il dessert (che di solito era un kanten alla frutta oppure l’amasake con mezza fragola…, una volta sola hanno fatto una crostata di mele), nel piatto unico era visibile la percentuale di alimenti consigliati dalla macrobiotica con un 50% di cereali, 20-30% di verdure, 5-10% di legumi,alghe marine e semi, 10% di zuppe. Tutti i piatti erano buoni, gustosi e sazianti.

Per la cena ricomparivano le zuppe di legumi (deliziose…) ed i piatti unici con i vari metodi di cottura .

Ho avuto la possibilità anche di lavorare in cucina tre volte, per gli studenti è obbligatorio.

L’albergo dove si è svolto il corso è immerso nel verde ed è affittato unicamente per la scuola ma c’è un programma pubblico dove vi possono partecipare anche le persone che vogliono passare una vacanza all’insegna del mangiare bene e tenersi in forma. Il “pubblic program” , (così si chiama il programma per chi non frequenta i corsi), dà la possibilità di assistere a molte lezioni e di partecipare alle sessioni mattutine di Do-In, Yoga e Tai –chi.

La nazionalità dei partecipanti è assolutamente varia: Brasile , Costa Rica, Giappone, Arabia Saudita, Grecia, Spagna, Repubblica ceca, Slovacchia (veramente tanti!), Germania, Olanda, Russia, Scozia, Belgio e ahimè ero l’unico italiano (brutto segno!!!)

Il posto dove si è svolta la Summer Conference” è un luogo magnifico, tranquillo e silenzioso, si chiama Helvoirt ed è vicino ad Eindhoven.

Le passeggiate in bicicletta nel poco tempo che rimaneva sono state memorabili tra cavalli, pony, vacche, capre e scoiattoli e un paesaggio dalle mille sfumature tra campi e casine addobbate di fiori e giardini curati… sembrava di stare nel film “the truman show”….:-)

I primi giorni è stato difficile perché il mio corpo doveva adattarsi, mi assaliva la stanchezza anche per lo stress della lingua…(tutto il corso è in lingua inglese) poi mi sono abituato e anche con l’aiuto di rimedi macrobiotici tipo Ume-Sho Ban (umeboshi shoyu e tè bancha) o Ume-Sho-Kuzu ho ritrovato energie e una digestione mai avuta durante l’anno.

Per tutto il tempo era possibile, a pagamento, di usufruire di vari rimedi tra cui la “ginger compress”, che davano dalle 21e30 in poi, io credevo fosse una pasticca di zenzero compresso, invece quando mi hanno fatto mettere supino e fatto calare un po’ i pantaloni ho fatto qualche brutto pensiero…. Invece si tratta di un asciugamano immerso in un infuso bollente di acqua e zenzero e poi messo sul fondoschiena per 5 minuti per 5 volte per attivare la circolazione, una goduriaJ.

Lo studio delle 5 trasformazioni degli elementi (ne parlerò…) è indispensabile per conoscere il ciclo della natura e come collegare l’alimentazione ad essa ma non solo, si ha la possibilità di conoscere meglio il corpo umano e conseguentemente curarlo o mantenersi in salute.

L’uomo non può sottrarsi al continuo movimento della natura.

2500 anni fa Lao-Tze affermava che dall’Uno nasce il due, dal due nasce il tre e dal tre nasce tutto, l’Uno sta a significare la Madre di tutto, il Principio Unico, appunto…l’UNO! Il due e il tre sono lo Yin e lo Yang ed è con questo metodo che l’UNO si manifesta in tutte le cose a noi visibili ed invisibili dando il movimento simboleggiato attraverso il TAO.

E’ così che possiamo leggere L’Ordine dell’Universo,

Ecco i 7 Teoremi Universali:

1- Tutto è differenziazione di un unico infinito (la polarizzazione Yin Yang dalla madre infinita)

2- Tutto cambia (anche noi senza accorgercene cambiamo pelle continuamente…)

3- Tutti gli antagonismi sono complementari (non esisterebbe il giorno senza la notte o l’uomo senza la donna o la pace senza la guerra e viceversa)

4- Nulla è identico a null’altro(la natura crea sempre pezzi unici)

5- In tutto c’è un fronte e un retro (siamo d’accordo…J)

6- Quanto più grande è il fronte, tanto più grande è il retro

7- Ciò che ha un inizio ha una fine (niente è immortale)

E i 12 principi della relatività:

1- L’infinito Uno si manifesta in tendenze complementari ed antagoniste, Yin e Yang, durante il continuo processo di cambiamento.

2- Dal moto eterno dell’universo UNO e infinito vengono manifestati continuamente Yin e Yang

3- Yin rappresenta la forza centrifuga. Yang quella centripeta.Yin e Yang, insieme, producono energia e tutti i fenomeni.

4- Yin attira Yang e Yang attira Yin

5- Yin respinge Yin e Yang respinge Yang

6- Yin e Yang combinati in proporzioni differenti producono fenomeni diversi. L’attrazione e la repulsione è proporzionale alla differenza delle forze Yin e Yang componenti.

7- Tutti i fenomeni sono effimeri, e costantemente mutano la loro costituzione di forze Yin e Yang; lo Yin si muta in Yang, lo Yang si muta in Yin

8- Nulla è solamente Yin o Yang.Tutto è invece composto da ambedue le forze in gradi o concentrazioni diverse

9- Nulla è neutro.In qualsiasi occasione una delle due forze, quella Yin o quella Yang è prevalente.

10- Il grande Yin attrae il piccolo Yin. Il grande Yang attrae il piccolo Yang

11- Lo Yin estremo produce lo Yang, l’estremo Yang produce lo Yin

12- Tutte le manifestazioni fisiche sono Yang al loro centro e Yin in superficie.

Sembra difficile ma non lo è,

anzi se consideriamo che sono solo due (Yin e Yang) le cose da tenere sott’occhio tutto diventa più facile da capire, anche cosa mettere nel nostro piatto oppure gli esercizi da seguire per ritrovare o mantenere la forma.

La classificazione degli alimenti Yin e Yang è facile trovarla in rete, comunque, chi vuole può richiedermela su Facebook e gliela farò avere molto volentieri.

Approssimativamente tutti i cibi vegetali sono Yin e tutti quelli animali sono Yang. Ciò non vuol dire che l’equilibrio si trova mangiando un po’ dell’uno e un po’ dell’altro, questa è una fotografia generale vista dall’alto.

Se pensate bene le verdure creano freddo all’interno del nostro corpo al contrario qualsiasi alimento che sia carne o derivati della stessa, produce calore.

E’ così giustificata la dieta nei paesi estremamente freddi(+ Yin), dove l’uomo per sopravvivere e scaldarsi mangia più carne(+ Yang) che nei paesi estremamente caldi(+ Yang) dove ci sono frutti e verdure con molta acqua(+Yin).

La Macrobiotica parte dalla base dell’evoluzione del “Tutto” per adattare una dieta equilibrata per un’alimentazione naturale.

Solo attraverso i cibi vegetali l’uomo è riuscito ad evolversi, perché la Madre Infinita da cui veniamo è vegetale!

Tutto ciò che troviamo in natura ci aiuta a progredire.

Tra i due estremi Yin e Yang esistono dei cibi equilibrati che non fanno ammalare, anzi ringiovaniscono e donano longevità, sono i cereali, i legumi, la verdura e i semi che messi insieme forniscono al nostro corpo tutto quello di cui ha bisogno.

A tal proposito scrivo un concetto estrapolato dal libro di Georges Ohsawa “La filosofia della medicina d’estremo oriente”:

“L’etica come la libertà si trova in fondo alla schiavitù e alle difficoltà; la morale si trova in fondo all’immoralità. L’etica come pure la libertà, devono essere realizzate da ogni individuo per se stesso. Dev’essere un piacere immenso ed irresistibile, oppure anche una grande gioia che sgorga con forza dal profondo della nostra anima. Ma mai obbligatoria! Se fosse obbligatorio o imparato, o preso in prestito, sarebbe un bel nome per la schiavitù.”

In queste frasi è applicata la filosofia del tao, ogni cosa ha il suo contrario che inevitabilmente lo attrae, l’etica deve essere gioiosa e alla portata di tutti perché nessuno può sottrarsi, è la solita per tutti.

La macrobiotica raccomanda di seguire il concetto di costituzione-concezione dell’universo per avere un piatto che non inquini l’ambiente e noi stessi e non uccida animali solo per il gusto del mangiare.

Lao-Tse dice:”Quando si dimentica la grande via dalla quale tutti possono entrare nel regno dei cieli, si inventa l’etica”

Il fine ultimo della macrobiotica è quello di far ricongiungere l’uomo con madre natura, adottando una dieta principalmente vegan che si basi sulla costituzione-concezione dell’universo e che nessuna scienza o religione può modificare, infatti tutti gli studi che stanno uscendo negli ultimi anni non fanno che rafforzare questa filosofia.

Mi sono avvicinato al concetto Yin-Yang per merito della scuola di alimentazione naturale “gioia di vivere” di Marina e Nicola, due persone splendide a cui devo tanto perché mi hanno aiutato a trovare la via di cambiare me stesso rendendomi una persona consapevole in cucina, e credo che tutti abbiamo bisogno di un po’ di consapevolezza ogni volta che prepariamo un pasto.

Sono contro una vita rigida sotto tutti i punti di vista ma la flessibilità la si trova strada facendo partendo da un po’ di disciplina che non guasta mai.

Georges Ohsawa dice ancora:

“La pace mondiale può essere stabilita soltanto sulla base della costituzione-concezione della vita e mai diversamente.La morale e la religione hanno completamente fallito. Non hanno potuto evitare né le guerre, né le corruzioni dell’uomo.

L’uomo deve realizzare da solo che non è altro che l’”infinito-assoluto-eterno”

Dopo questa esperienza sono ancora più convinto che la rivoluzione parte dal piatto, da ogni singolo piatto che cuciniamo per noi e per gli altri.

Tirando due conclusioni che approfondirò, il nostro corpo e la nostra anima non possono nutrirsi con cibi raffinati ( zuccheri, farine ecc.) carne e derivati (latte, formaggi, uova ecc.) e sostanze estremamente acide (aceto di vino), la pena è sicuramente una malattia e una vita confusa e disagiante sotto tutti i punti di vista.

La macrobiotica mi ha messo su un piatto “la verità”, è un piatto delizioso da gustare piano piano e che spero di condividere con più persone possibili.

Eddy- Sugar Free

martedì 13 luglio 2010

COME FARE LA SPESA

Quando facciamo la spesa cerchiamo di essere consumatori consapevoli, per il benessere del nostro organismo ma anche a beneficio del pianeta che ci ospita:prestiamo attenzione a ciò che decidiamo di acquistare e impariamo a scegliere.

Ecco qualche consiglio:

1. Scegliamo frutta e verdura provenienti da agricoltura biologica certificata perchè sono alimenti più sani, buoni, prodotti eticamente senza uso di sementi geneticamente modificati(OGM), privi di sostanze chimiche (pesticidi, fertilizzanti e concimi).
E' anche importanti che i prodotti siano "di stagione" perchè possano contenere i principi attivi(vitamine e antiossidanti) a noi più adatti, che permettono quindi all'organismo di essere maggiormente "in sintonia" con il periodo in cui si trova.


2. Diamo possibilmente la preferenza a prodotti che siano di provenienza regionale, o almeno nazionale, per limitare le emissioni nell'atmosfera di gas di scarico dovuti al trasporto.

3. Teniamo presente che il contenuto dei prodotti confezionati è riportato sull'etichetta con il criterio che gli ingredienti appaiono in ordine decrescente rispetto alla quantità: il primo della lista quindi è presente in maggior percentuale rispetto a i successivi.

4. E' da preferire, fra articoli simili, quello che contiene il minor numero di componenti e con la minore quantità di termini che non conosciamo: quanto maggiore è la semplicità, tanto minore è la quantità di sostanze, con probabili effetti secondari, che ingeriamo.

5. Conservanti, coloranti, antiossidanti, aromatizzanti, se assunti in modo continuativo possono causare disturbi digestivi, intolleranze, squilibri ormonali.
Bisogna fare particolare attenzione agli additivi E319,E320,E321, che si sospetta possano essere cancerogeni.

6. Sono preferibili alimenti che abbiano tempi di scadenza più brevi(quelli meno deperibili necessitano di una sofisticazione maggiore)

7. Non consumiamo prodotti che "promettono" portentosi effetti salutari in virtù delle sostanze addizionate che contengono: tali additivi alterano la natura dei componenti e quindi la qualità del prodotto finale.
Gli studi sui presenti effetti benefici di tali alimenti di solito sono sovvenzionati dagli stessi produttori e i risultati possono essere discutibili.

8. Meglio evitare prodotti surgelati o confezionati, in particolare di origine animale, quando hanno un colore troppo "vivace", poco naturale: potrebbero contenere coloranti chimici(considerati xenoestrogeni, cioè capaci di imitare l'azione naturale degli ormoni) che interferiscono con il nostro sistema endocrino, alterandone il funzionamento.
Le stesse sostanze sono presenti anche nei contenitori di plastica, nei detersivi, nei prodotti per l'igiene, negli aromatizzanti, e vengono utilizzate come anabolizzanti negli allevamenti industriali, per accelerare la crescita degli animali.

9. Quanto più ci è possibile, per offrire un contributo alla protezione dell'ambiente, scegliamo la merce con minor imballaggio e/o preferibilmente confezionata in vetro (maggiormente riciclabile e migliore anche per motivi igienici, perchè non rilascia sostanze chimiche).

Tratto dal libro "SOWA RIGPA" di G.Coco e F.Battiato

lunedì 5 luglio 2010

IMPARIAMO A DIRE NO AL Mc.DONALD'S!

Per molti giovani Mc.Donald's è un posto divertente, dove mangiare convenientemente. Ma andiamo oltre a questo paradiso di plastica colorata luccicante e scopriamone la vera faccia. Mc.Donald's spende una fortuna, cercando di coltivare un'immagine pulita. I bambini sono adescati (trascinandosi dietro i genitori) con la promessa di avere giocattoli gratis e altre trovate. Ma dietro la faccia sorridente di Ronald Mc.Donald's giace la realtà. L'unico interesse di Mc.Donald's sono i soldi.

AFFAMA I POVERI:
Mentre milioni di persone sono affamate, vaste aree di terre in paesi poveri sono sfruttate per l'allevamento di bestiame o coltivare grano per nùtrire gli animali che saranno mangiati in occidente. Mc.Donald's promuove continuamente prodotti a base di carne incoraggiando la gente a mangiare carne più spesso, sprecando sempre più le risorse dell'umanità. Gli aniali consumano più grano degli umani: 145 milioni di tonnellate date al bestiame producono solo 21 milioni di tonnellate di carne e prodotti secondari. Con una dieta vegetariana qualsiasi nazione occidentale potrebbe essere autosufficiente.

AVVELENA LA SALUTE:
Mc.Donald's promuove il suo cibo come salutare main raaità ha un alto contenuto di grassi animali, zucchero, sale e basso contenuto di fibre e vitamine; esattamente in numerose ricerche è stato collegato che questo tipo di dieta porta malattie cardio-circolatorie, cancro, diabete e artrite. Questo cibo è anche inbottito di additivi chimici (per coprire il gusto schifoso) che causano malattie ed iperattività nei bambini. Da non dimenticare che la carne avendo un alto contenuto di calorie, manca di volume e induce a mangiare troppo causando obesita. In Inghilterra nel 1990 Mc.Donald's è stato responsabile di avvelenamento di cibo in qnanto molte persone s'anunalarono di fegato.

DISTRUGGE IL PIANETA:
Le foreste più belle del mon do vengono distrutte ad una velocità impressionante dalle multinazionali. E' stato ammesso ufficialmente che i manzi utilizzati sono stati allevati usando terreni delle foreste equatoriali, impedendone quindi la rigenerazione. Inoltre, l'uso della terra coltivabile da parte delle multinazionali e dei loro fornitori costringe la popolazione indigena a spostarsi su altri terreni abbattendo quindi gli alberi. Inoltre, i gas emessi dagli allevamenti a catena nell'industria bovina. sono uno dei fenomeni originanti l'effetto serra. Per non parlare dei rifiuti da fast-food.
STERMINA GLI ANIMALI:
Il menù di Mc.Donald's si basa sullo sterminio di milioni di animali ogni anno. Molti sono rincbìusi in capannoni per tutta la vita senza mai uscire all'aria fresca e al sole e senza neanche mai camminare. La loro morte è barbara e atroce. Noi possiamo scegliere se mangiare la carne, loro non hanno proprio nessuna alternativa.

SFRUTTA I DIPENDENTI:
Per i lavoratori del Mc.Donald's e altri fast-food la paga è bassa e la retribuzione degli straordinari non viene pagata. La campagnia ha la costante pressione a mantenere alti profitti e basse buste paghe per cni molta gente si licenzia. e il personale costretto a rimanere deve lavorare di più e più velocemente ed è così che c'è un alto indice di incidenti, in particolare bruciature. La maggior parte dei lavoratori è gente che ha poche opportunità di lavoro, perciò è costretta ad accettare questo sfruttamento. E' certo che comunque sarebbe meglio trovare un lavoro che non nuocia a nessun essere vivente
(articolo tratto da "boicottega" su Facebook)
SETTE PUNTI CONTRO GLI OGM

Primo: Depauperazione dei complessi pro-vitaminici e vitaminici delle piante.

Depauperazione di complessi vitaminici e pro-vitaminici non più presenti negli alimenti, con conseguente incremento delle malattie degenerative e carenziali come ad esempio il Cancro.

Secondo: le mutazioni genetiche delle piante e conseguentemente l’ alterazione della Biochimica umana a causa dell’introduzione di geni estranei (es. di animali, batteri, virus, retrovirus) nel DNA della pianta.

Possono così comparire nuove sostanze simili alle vitamine naturali, ma in realtà con caratteristiche di reattività enzimatica e biochimica diverse da quelle naturali, con induzione di modifica della loro componente di attività biochimica sul genoma umano, una volta introdotte con l’alimentazione. Di qui la comparsa potenziale di nuove malattie insorte “artificialmente”.

Terzo: la minaccia alla dieta-anticancro.

Come già dimostrato da diversi Autori , solo un’alimentazione basata su frutta e verdura fresca biologica è in grado di indurre risposta immunitaria contro il tumore, la detossificazione degli organi e dei tessuti. Oggi però, tramite l’introduzione in commercio di cereali, legumi e altri vegetali modificati geneticamente (O.G.M.) in molti di questi alimenti sono contenuti tutti gli aminoacidi essenziali, rendendo in tal modo effettivamente non più curabile il Cancro secondo quanto descritto nella terapia ideata da Max GersonW, e da molti altri autori.

Quarto: malattie indotte da virus transgenici.

I virus transgenici con cui oggi si fanno gli Organismi Geneticamente Modificati (O.G.M.) entrano nel DNA della pianta, modificandola in maniera a noi sconosciuta. Questi virus dovrebbero restare latenti, ma nulla può escludere che possano anche riattivarsi e divenire così portatori di malattie nuove o di malattie abbastanza simili a ben note sindromi purtroppo ancora poco comprese nella loro dinamica(AIDS, Mucca Pazza, etc…), e di cui è ancora molto vaga l’origine (forse virus trangenici ).

Quinto: intossicazione da veleni sintetizzati da piante transgeniche.

Intossicazione cronica di cibi a causa di sostanze tossiche insetticide contenute nelle piante per renderle resistenti ai parassiti come il Bacillus touringiensis, con conseguente possibile incremento di cancri, aborti spontanei,mutazioni genetiche sulla discendenza, Sindromi da Immunodeficienze acquisite, malattie degenerative e da sostanze tossiche, etc….

Sesto: modificazione transgenica di piante naturali.

Passaggio a specie “indigene” naturali delle sostanze tossiche artificiali, come ad esempio il “Bacillus thuringiensis” o di altro tipo, tramite impollinazione incrociata, con potenziale minaccia anche per le piante e le erbe mediche oggi impiegate in FitoTerapia poiché queste ultime saranno inquinate dai geni transgenici provenienti dalle zone agricole a coltura transgenica (OGM).

Settimo: scomparsa irreversibile del patrimonio genetico delle piante naturali!

Graduale ed irreversibile scomparsa delle diversità biologiche, cioè della normale flora naturale. Le coltivazioni transgeniche arrecheranno infatti una gravissima minaccia alle zone ricche di bio-diversità (genomi naturali): il flusso transgenico che andrà dalle piante modificate alle piante naturali sarà inevitabile quando il rapporto numerico fra aree coltivate con piante artificiali supererà le superfici delle piante naturali, determinando così la perdita irreversibile di gran parte del patrimonio genetico naturale di tutte le piante esistenti al mondo.

giovedì 17 giugno 2010


Cibo contro la fame nel mondo
L’incidenza e le conseguenze dell’allevamento degli animali a fini alimentari sono enormi sull’economia ambientale e sui problemi della fame nel mondo: il cambiamento delle abitudini alimentari potrebbe aiutare la Terra a salvarsi da una vera catastrofe ecologica e allo stesso tempo aiutare i popoli del Terzo Mondo a sfamarsi e diventare autosufficienti. Infatti, per allevare il bestiame da macello, ampie zone di foreste, soprattutto del “Terzo Mondo”, sono distrutte per creare pascoli e ciò squilibra l’intero ecosistema e contribuisce ad aumentare l’effetto serra. Inoltre, sempre per l’allevamento, vengono sprecate grandi risorse naturali che, se fossero utilizzate diversamente, sfamerebbero una popolazione mondiale 5 volte superiore a quella attuale. Per ingrassare i bovini vengono utilizzati grandi quantità di cereali; ad esempio: per ogni Kg. di carne che arriva sulla mensa del consumatore, ogni bovino perché arrivi al peso giusto per poi essere macellato, deve mangiare 15 Kg. di cereali e soia, questa stessa quantità potrebbe sfamare oltre 40 persone del Terzo Mondo. Così per produrre lo stesso Kg. di carne vengono consumati 20.000 litri di acqua per abbeverare, pulire e macellare un solo bovino, mentre per produrre 1 Kg. di grano sono necessari solo 200 litri di acqua. Utilizzando a foraggio un ettaro di terra si potrebbero ottenere 8 tonnellate di grano che, utilizzato come mangime per sfamare i bovini, produrrebbe, alla fine, solo 320 Kg. di carne.Se la popolazione europea si alimentasse di vegetali e cereali, escludendo la carne, si potrebbe sfamare un numero di persone 54 volte superiore all’attuale. Negli U.S.A. il cibo per ingrassare 40 milioni di capi di bestiame da macello, potrebbe sfamare 500 milioni di persone, vale a dire che ogni capo di bestiame consuma derrate alimentari quante ne consumano 12 persone. In pratica il bestiame da allevamento mangia molto meglio e in misura maggiore di gran parte dei poveri del mondo sottraendo ad essi il cibo per la sopravvivenza.Si potrebbe dunque risolvere il problema della fame nel mondo, utilizzando tutti i terreni a disposizione per la coltivazione biologica di cereali, verdure, legumi, frutta, semi, (girasole, zucca, sesamo, mandorle, noci, nocciole, etc): la produzione totale sfamerebbe una popolazione pari a 5 volte quella mondiale, cioè oltre 25 miliardi di persone. Inoltre legumi e semi contengono proteine e vit. B12 come la carne ma non sono dannosi come i grassi saturi contenuti nella carne stessa e non producono acidi urici, cadaverine, putrescine, ptomaine, scatolo, ecc. come fa la carne e non contengono pericolosi farmaci, vaccini, antibiotici, cortisonici, ormoni, anemizzanti ecc., che invece vengono propinati agli animali. Per di più legumi e semi contengono numerosi sali minerali, vitamine, enzimi, ecc., preziosissimi per la salute.Quindi, facendo i debiti calcoli, bisogna con urgenza e saggezza cambiare la rotta e gli attuali orientamenti politici speculativi e “omicidi”, indirizzando la politica economica e sociale verso un corretto ed equilibrato utilizzo delle risorse agricole per risolvere il problema della salute, dell’ambiente, per sfamare il mondo intero, salvaguardare il Pianeta e risolvere il problema della fame nel mondo.(tratto da "senza carne vivere eticamente")

martedì 8 giugno 2010

Sagra del Seitan 2010

domenica 6 giugno 2010

Consumare legumi, alternandoli ad altri tipi di proteine

sabato 15 maggio 2010

Masticare correttamente e a lungo i cibi

venerdì 7 maggio 2010

Preferire Cereali in Chicchi Rispetto a Farine


mercoledì 28 aprile 2010

Consumare frutta e verdura di stagione e biologica


domenica 11 aprile 2010

Sugar Free - Consumo di alimenti completi, integrali e biologici

venerdì 19 marzo 2010



IL PANE

Nato come prodotto semplice e naturale, a base di farina, acqua e lievito, il pane è stato ridotto dall'uomo moderno ad un cibo sofisticato e addizionato di prodotti chimici che lo rendono cattivo e scarsamente nutriente.
La farina impiegata attualmente per la panificazione è raffinata e adulterata, resa cioè un alimento morto e chimico.
Il grano è coltivato con diserbanti e concimi chimici e con il processo di raffinazione perde parte del contenuto di glutine(proteina del grano), dei minerali di vitamine e fibre vegetali.

Il pane integrale non biologico è ottenuto con farina raffinata additivata con tritello e crusca trattati con pesticidi.
Alla lievitazione naturale si è sostituita quella a base di lieviti chimici come acido solforico, cloruro d'ammonio, solfati, fosfati di calcio (cosiddette polveri migliorative), che consentono la lievitazione !forzata" delle farine raffinate, che stentano a lievitare.
Anche il lievito di birra che una volta si otteneva naturalmente( era il residuo della lavorazione della birra, depositato sul fondo dei tini), oggi si ottiene attraverso un processo di coltura e germinazione di cellule di lievito selezionato, in laboratori chimici e con la giunta di ammoniaca e altri componenti dannosi per l'organismo.
Purtroppo questi tipi lieviti non svolgono l'azione ossigenante e predigerente dell'amido attuata dai lieviti naturali.
Occorre ricordare che la pasta madre (o levame o pasta acida), ricca di saccaromiceti, fermenti acidificanti e altri batteri, neutralizza la fitina, una fibra contenuta nelle farine integrali, ritenuta responsabile della cattiva assimilazione dei minerali, trasformando l'acido fitico ed i suoi sali (fitati). Infatti durante il processo di lievitazione, si attiva la fitasi (enzima del grano)che trasforma in fosfati acidi solubili il magnesio, il calcio, e il ferro contenuti nella farina integrale, rendendoli assimilabili

Tale processo non avviene nella preparazione di pane integrale lievitato chimicamente e l'acido fitico, in questo caso, forma un composto insolubile con il calcio e il ferro e il magnesio, causando rachitismo, anemia, depressione...


La pasta madre, oltre a produrre la fitasi, arricchisce notevolmente il pane per l'azione di fermenti e di enzimi, produce una migliore lievitazione ed una conservazione duratura. Inoltre più la farina è integrale e biologica, più il lievito naturale è ricco di vitalità.


Preparazione della pasta acida

In una ciotola porre 2-3 etti di farina biologica, lavorarla con poca acqua tiepida fino ad ottenere una pastella fluida e appiccicosa. Coprire con un telo di cotone e lasciar fermentare, in luogo caldo, per circa 3 giorni.
Trascorso tale periodo aggiungere qualche cucchiaiata di farina e di acqua tiepida lavorando con la forchetta per incorporare aria, fino ad ottenere la consistenza iniziale. Coprire e lasciar fermentare 1-2 giorni.
Ripetere l'operazione (cioè aggiunger poca acqua e farina e lavorare l'impasto per qualche minuto) una volta al giorno, per circa 2 settimane. A questo punto la pasta acida sarà pronta per essere impiegata per la preparazione del pane.

Per la panificazione successiva è possibile conservare la pasta acida in due modi diversi:
Nel primo caso si prelevano circa 200 gr di pasta cruda, dall'impasto del pane. Questa pasta si pone in una ciotola coperta con un canovaccio di cotone e si lascia in un luogo caldo fino alla preparazione del pane successivo. Il giorno prima della preparazione del pane, occorrerà sciogliere il panetto fermentato con acqua tiepida, aggiungendo un poco di farina e lavorando fino ad ottenere la consistenza di una pastella fluida. Questa dovrà fermentare per circa 12 ore, fin quando non verrà impiegata come lievito per il pane.

Nel secondo caso l pasta acida non viene usata completamente nell'impasto del pane, ma una piccola parte viene lasciata nella ciotola coperta. Questa verrà lavorata con la forchetta, con poca acqua tiepida e poca farina, una volta al giorno fino alla successiva preparazione del pane.

Pane con la pasta acida

INGREDIENTI:

1 kg di farina a piacere, integrale o semi-integrale biologica, 200 gr di pasta acida, acqua tiepida minerale naturale q.b., un cucchiaino di sale marino fine integrale.


In un contenitore porre la farina a fontana, al centro versare la pasta acida e diluirla con un po' di acqua tiepida. Impastare e aggiungere il sale precedente sciolto in acqua tiepida. Lavorare l'impasto, aggiungendo poca acqua tiepida a filo, fino a renderlo morbido, omogeneo e che si stacchi dalle mani. Trasferire l'impasto sulla spianatoia infarinata e lavorarlo per circa 20 minuti cercando di incorporare quanta più aria possibile. Porre l'impasto nel contenitore, inciderlo, coprirlo e lasciarlo lievitare per circa 2/3 ore, in un luogo caldo e lontano da correnti d'aria. Quando il suo volume sarà raddoppiato, suddividere l'impasto in più pani, lavorandoli per circa 5 minuti e dandogli la forma desiderata. Incidere i pani, porli nelle forme o sulla teglia unta e infarinata, coprirli e lasciarli lievitare ancora per circa 20 minuti. Portare il forno a una temperatura di circa 200 gradi, infornare il pane e cuocere per circa 10 minuti. Portare la temperatura del forno a 180 gradi e cuocere ancora per 20 minuti. La durata della cottura sarà relativa alla misura del pane. E' fondamentale non aprire il forno nei primi 20 minuti di cottura.
A cottura ultimata il pane sarà raddoppiato e presenterà una crosta dorata. Estrarlo dal forno, dalle forme che lo contengono e coprirlo con un canovaccio di cotone in modo che il vapore che si sprigiona dal pane caldo ammorbidisca la crosta. Consumare il pane il giorno seguente e conservarlo in un sacchetto di carta, in un luogo fresco e arieggiato. I pane preparato con la pasta acida si conserva una settimana e d'inverno anche 10 giorni, restando sempre morbido e gustoso.

BUON APPETITO!!!